Questo post nasce da un testo che mi ha girato il Gallo, che invece di lavorare naviga su internet.
Spesso interpreto molti comportamenti dell’essere umano moderno sotto una chiave evolutiva. Non avevo mai pensato di allargare questo mio modo di pensare all’alimentazione.
L’uomo ha cotto il suo cibo per migliaia di anni. Tuttavia, l’uomo è sulla Terra da molto più tempo, ed è biologicamente e fisiologicamente “programmato” per mangiare senza l’uso del fuoco, come tutti gli altri animali, nessun altro animale sul pianeta cuoce il proprio cibo. Contravvenire alle regole può comportare delle conseguenze. Non penso che esistano studi, l’articolo che ho letto era scritto da crudisti (vegetariani che mangiano solo crudo) e quindi ovviamente di parte. Però il discorso di fondo è interessante…
In fondo la cottura modifica la struttura molecolare degli alimenti, c’è una sostanziale differenza che si traduce anche in una considerevole perdita di vitamine e altre sostanze che gioverebbero al nostro organismo, pur rendendo i cibi più digeribili ed eliminando considerevolmente virus e batteri.
C’è chi può dire sostenere che l’uomo sia onnivoro e quindi debba mangiare anche la carne e per farlo debba cuocerla, i crudisti [1] sostengono che “gli esseri umani sono frugivori, ovvero una specie “mangiatrice di frutta”. Se paragoniamo l’anatomia umana a quella delle altre specie, possiamo rilevare che siamo differenti dai granivori, carnivori, insettivori, erbivori ed anche dagli onnivori (come i maiali e gli orsi). Tuttavia, possiamo notare la nostra notevole somiglianza con i nostri cugini primati, che sono classificati come frugivori. “
Effettivamente non hanno tutti i torti, deriviamo dalle scimmie e loro non cacciano. L’evoluzione non poteva prevedere che ci saremmo cotti i cibi e non poteva donarci di un’apparato digerente in grado di assimilare perfettamente i cibi cotti. I crudisti sostengono che l’alimentazione con cibi cotti non sia un’avvelenamento mortale ma un graduale acculare tossine, provenienti dall’alterazione chimica dovuta alla cottura.
C’è chi può sostenere che un’alimentazione basata sui vegetali è povera di proteine, poiche priva di carne, e quindi sbagliata. I crudisti fanno notare come il latte materno, alimento dato ai neonati, nel periodo di maggior crescita di un essere umano sia in realtà piuttosto scarso a proteine, wikipedia sostiene che solo l’1,1% del latte materno contenga proteine [2], una quantità paragonabile a quella della frutta.
Concludendo… Non posso credere ciecamente a quello che mi raccontano i crudisti, vegetariani estremisti, ma in fondo non hanno tutti i torti, potrebbero anche avere ragione. Cuociamo i cibi perchè l’abbiamo sempre fatto, perchè l’hanno fatto i nostri antenati, ma le scimmie non lo fanno. Potrebbe effettivamente essere dannoso, semplicemente diamo per scontato che non lo sia. Per me non è così scontato… andrebbero fatti degli studi, andrebbero allevati bambini non nutriti con cibi cotti, ma non è certo uno studio facile.
Una mia amica mi ha informato che Carola Alt ha perso vent’anni d’età diventando crudista. Io non potrei mai diventare crudista, faccio molte cose che sicuramente fanno molto più male al mio organismo e non riesco a rinunciare a quelle, figuriamoci al sapore di una buon risotto. Maledetti vizi…
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