Domenica. Mi sveglio verso le 16, mi rigiro fino alle 16.20, accendo il telefono e inizio a scandire la rubrica cercando qualche personaggio a cui fare le mie strane telefonate domenicali quando la Cicciona entra in stanza, mi vede sveglio e aprendomi la finestra mi dice “Su su che oggi bisogna votare”.
Era infatti il giorno delle elezioni, una giornata che per alcuni ha un valore particolare anche se io non appartengo a questa categoria un po’ d’importanza gliela dò. La cicciona mi trova la camicia sporca di sangue sul dietro, è la seconda volta di fila che torno a casa il sabato con la camicia sporca di sangue, mi controlla eventuali ferite sulla schiena, niente. Anche questa settimana il mistero della camicia insanguinata non ha trovato spiegazione.
Oggi bisogna votare, chiamo il Gallo (il Gallo risiede a 4 minuti a piedi da casa mia, abbiamo lo stesso seggio elettorale e quindi andiamo tradizionalmente a votare insieme), il Gallo è impegnato in un lavoro dei suoi e mi dice che mi richiama quando ha finito. Rimango a letto a riflettere sulla mia vita, senza strane telefonate, quando dopo un’ora il Gallo mi richiama “Dai scendi” “Gallo guarda che non mi sono alzato neanche per pisciare..” “Fai in fretta ti aspetto”. Mi preparo di corsa, tanto la domenica sarei inguardabile anche in abito, e scendo. Andiamo al seggio, 10 minuti di coda, mi danno le schede, la votazione è durata tipo 20 secondi: Apri la scheda 1, cerca il simbolo con la falce e martello più grossa, fai croce, ripiega la scheda, ripeti la procedura per la scheda 2. Poi siamo andati a prenderci un bel gelato, in una gelateria nuova che ha inaugurato proprio oggi, e ci siamo fatti una passeggiata per viale Argonne.
Mentre camminavo ho visto, di fianco alle boccie, dei vecchi che giocavano a carte su dei tavolini.
Non ho mai pensato di riuscire a vivere così a lungo, ma in realtà non solo è possibile ma è anche probabile che diventerò vecchio. Come passerà il Suby le sue giornate in pensione? Questo è stato il tema delle mie riflessioni di questa domenica. Non sà veramente il perchè ma non mi immagino legato ad una famiglia, a fare pranzi con moglie, figli e nipoti, mi vedo solo nel mio futuro lontano, divorziarto magari. Quindi probabilmente farei come loro, i vecchi della foto, passerei le giornate a giocare a carte con miei simili, andare al bar per sbronzarmi la sera a suon di birrette o bianchini e sparare quattro cazzate con la gente, gente che conosco ma non posso considerare veramente amica, come i vecchi nei bar. In effetti non è una visione molto ottimista, non è che mi piaccia questa idea, ma è così che mi vedo. Non dipende dal fatto che probabilmente mi sento un po’ solo in questo periodo, in quanto single, ho sempre immaginato così il mio futuro, anche quando stavo con Resolve da 3 anni. Avete mai immaginato la vostra vita tra 50 anni?
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