Carnevale 2008

Stranamente questa volta vi parlerò di sabato…POMERIGGIO.

Non sò bene di chi sia la responsabilità, penso di Sergio, ma quest’anno il dress code del plastic di capodanno (che a Milano si festeggia il sabato sera dopo martedì grasso per via del rito ambrosiano) era indecente: “OPTICAL AND RED“.

Ora, io non sapevo che cazzo fosse l’optical. Ok è vero ammetto l’ignoranza, ma non ero certo l’unico maschio etero a non saperlo. In ogni caso quanti uomini hanno un indumento optical? Praticamente nessuno… Io odio pure il rosso, ero fottuto.

In settimana ho fatto un salto a cercare un tessuto, ma non ho ovviamente trovato un cazzo. Quindi sabato pomeriggio, dopo un venerdì di gaina (milanese gergale per sbronza) mi avvio per negozi alla ricerca di qualcosa di optical.

Inutile raccontarvi i giri malati che ho fatto a piedi da solo, vi racconto solo che mi sono fermato in un negozio di vestiti usati anni 70/80 e ho avuto questa conversazione col commesso:
Suby: “Ciao, hai per caso qualcosa di optical?”
Commesso: “No. E’ per la festa di quel locale…. come si chiama…”
Suby: “Plastic?”
Commesso: “Sì, plastic! Ti prego spargi in giro la voce che non ho niente di optical che sarai la cinquantesima persona oggi…”

Ho girato per le vie principali di Milano il sabato di carnevale, con tutti quei bambini maledetti armati di coriandoli e bombolette a schiuma. Ma contrariamente a quello che avrei detto “sulla carta” non ho avuto voglia di calciarne nessuno, mi hanno ispirato diversi ricordi e riflessioni che vi racconterò in un prossimo post.

Sono stato salvato dal Gallo e più che altro da Eva, i quali mi hanno accompagnato per paolo sarpi (chinatown milanese) e lì ho trovato qualcosa di improponibile ma bastava a rispettare il dress code.

Così ho messo il mio adorato vestito da prete pedofilo nel preserata al Betzabea. Sono un amore con quel vestito, non ho mai ricevuto così tanti complimenti in vita mia. Guido ha dichiarato: “E’ il più bel vestito di carnevale che abbia mai visto”. Sconosciuti che mi fermavano per fare una foto con loro. E’ stato bello. Poi mi sono cambiato e sono andato al Plastic. Bella serata, conclusa con pasta da Grace che non mangiavo da tanto. A letto alle 9, svegliato alle 18. Bhè tanto le odio le domeniche…

Ecco qualche foto:

Posted in La mia vita | Tagged , | 3 Comments

Shamir’s Secret Sharing

Questo è il mio primo post sulla crittografia, richiede una conoscenza di matematica della terza media, se non vi interessa fermatevi qui. Tranquilli, domani tornerò ai soliti post…

 

Adi Shamir

Il Professor Adi Shamir

Adi Shamir è un israeliano di 56 anni e, non solo secondo la mia opinione, è il più grande crittografo della storia dell’uomo. Per capirci, ogni volta che comprate qualcosa su internet dovete ringraziare lui se i dati della vostra carta di credito non possono essere intercettati.

Tra i vari problemi che ha risolto, ha risolto anche il problema legato allo secret sharing, vale a dire il problema di distribuire un segreto tra un numero n di persone in modo tale che il segreto possa essere rivelato solo se si mettono daccordo un numero di persone k, dove ovviamente k < n. Esemplifico:

Il presidente di una azienda protegge con una password i documenti relativi ai piani strategici dell’azienda, ma nel caso fosse impossibilitato ad aprire questi documenti (perchè all’estero per lavoro, perchè malato, ecc.) vuole fare in modo che questi documenti possano essere letti se almeno 6 dei 10 dirigenti più importanti dell’azienda lo ritenessero necessario. Quindi deve distribuire il segreto tra i 10 dirigenti ma ce ne devono essere 6 per poter accedere ai documenti.

Shamir ha brillantemente risolto questo problema. Per un punto passano infinite rette, per due punti passa una sola retta e infinite parabole. Per trovare l’equazione di una parabola bisogna conoscere tre punti per i quali passa la parabola. La retta è un polinomio di primo grado, la parabola è un polinomio di secondo grado. Questo discorso è vero in generale, per definire un polinomio di grado m occorrono m+1 punti. Shamir ha usato questo semplicissimo concetto.

Usando la notazione di sopra, sarà sufficiente generare un polinomio a coefficienti casuali di grado k, imporre il termine noto uguale al segreto da distribuire, generare n punti e distribuire le coordinate di un punto ad ogni partecipante. Così facendo se k partecipanti si rivelano i propri punti possono usare una delle tecniche come l’interpolazione di Lagrange per trovare l’equazione del polinomio e quindi anche il termine noto, che è il segreto da ricostruire. Invece k-1 persone non sono in grado di ottenere nessuna informazione circa il segreto. Non solo… questo sistema permette anche di poter dare più poteri ad un gruppo di persone. Nell’esempio di prima si può volere che il presidente dell’azienda dia la possibilità all’amministratore delegato di poter aprire i documenti se con lui ci sono solo 2 dirigenti, basterebbe dargli 4 punti ricavati dal polinomio invece che 1, in modo che sommati ai due punti dei due dirigenti si raggiunga il numero k cioè 6.

E’ un metodo flessibile e funzionale, io l’ho usato per le mie ultime volontà perchè non voglio che siano pubbliche prima della mia morte. Quindi ho distribuito la password del documento che contiene le mie volontà ad amici, usando questo sistema. Se uno di loro fosse curioso e volesse leggerle prima del mio decesso dovrebbe convincerne altri 6 per poterlo fare. E non credo di avere amici così bastardi…

Per dettagli sullo Shamir’s Secret Sharing c’è wikipedia o un implementazione opensource per linux e per windows.

Posted in Crittografia | Tagged | 1 Comment

Sulla Morte

Sò che questo a molti di voi sembra un argomento macabro e magari di cattivo gusto. Fatto sta che la morte è l’unica cosa certa della vita. Non posso credere che ci sia gente che non abbia mai riflettuto su di essa. Vi parlerò di due morti celebri molto interessanti:

La morte di Seneca

Cristoforo Savolini – La Morte di Seneca

Lucio Anneo Seneca è il mio filosofo latino preferito, ha vissuto una vita incredibile, e fin da giovanissimo sono stato sempre un grande ammiratore dello stoicismo, sebbene io sia un epicureo a tutti gli effetti, continuo ad ammirarlo. Fu condannato a morte due volte, la prima volta la pena gli fu commutata in esilio, la seconda volta fu condannato dal suo più celebre allievo: Nerone. Seneca fu quindi costretto a togliersi la vita, Tacito racconta che dapprima si taglio le vene, ma a causa della vecchiaia e della denutrizione il sangue non defluiva a dovere, quindi cercò di bere la cicuta ma non riuscì a deglutire, quindi immerse i piedi nell’acqua calda per favorire il deflusso di sangue.

Rasputin, un gran mistico e chiavatore russo. Famoso per la sua potente influenza tra gli Zar della dinastia Romanov, questa influenza non piacque agli aristocratici dell’epoca che lo invitarono a cena e l’avvelenarono con del cianuro, che non sortì alcun effetto. Decisero quindi di sparargli, ma lui si riprese e tentò la fuga, lo bastorono finche non gli sembrò morto e lo gettarono in un fiume. L’autospia rivelò che in realtà morì per annegamento.

Avete mai pensato a come vorreste morire? A me piacerebbe una morte dolorosa e non troppo veloce. Un colpo di pistola ad un organo vitale (non cuore o cervello) sarebbe interessante, avrei il tempo di accasciarmi al suolo e rendermi conto di quello che mi stà succedendo, assaporare la sensazione che la vita mi stà per lasciare, dedicarmi alle ultime riflessioni sulla mia vita e magari avere qualcuno di caro ad ascoltare le mie ultime parole. Trovo una morta del genere molto romantica.

E’ ovvio che non vorrei morire a 26 anni (la mia età attuale) ma alla fine di cose ne ho fatte tante, di rimpianti ne ho pochi. Faccio una vita del cazzo. Domenica mi sono svegliato alle 16 senza ricordarmi nulla della sera prima, tantomeno come sono arrivato a casa (avevo guidato). La regola del Gallo in questi casi è “Se non ti ricordi, allora ti sei divertito”.

Un’altra regola importante purtroppo è “Non bisogna scherzare con la statistica”. 4246 incidenti nel 2006 sono stati provocati da conducenti ubriachi [1]. Faccio la vita che faccio, l’adoro tantissimo non fraintendetemi, cerco di non guidare se sono fatto, non ho problemi a fare guidare qualcun’altro, ma difficilmente ci riesco per motivi pratici. Sò che c’è la possiblità che un giorno rientrerò in quella statistica e la verità è che non ho abbastanza paura della morte per cambiare la mia vita, spero solo di non portare nessuno con me, o peggio ancora di uccidere qualcuno e sopravvivergli.

La gente muore. Io lo accetto e mi sono preparato anche un discorso postumo insieme alle mie ultime volontà (che ho cifrato e ho distribuito la password ad alcuni amici utilizzando la Shamir’s Secret Sharing).

Lo trovate esagerato? Bhè se litigassi con la cicciona (mia madre) e uscendo di casa mi capitasse qualcosa e morissi, non pensate che mia madre preferirebbe leggere una mia lettera postuma dove le spiego che le ho voluto molto bene?

Generalmente non si può prevedere la morte, io vorrei solo avere la possiblità di dire alle persone care quanto sono state importanti per me. Sbaglio?

Posted in La mia vita, Riflessioni | Tagged | 8 Comments

Lina Merlin

Lina Merlin

La senatrice Lina Merlin(1887-1979)

Qualche mese fa un mio amico è uscito dal plastic strafatto.

Era da solo in macchina e si stava dirigendo verso casa quando si “è perso” in una via un po’ imboscata tant’è che si è fermato “a chiedere informazioni” a una prostituta. (Le virgolette ci sono perchè lui me l’ha raccontata così, ma è difficile credergli…)

Iniziano a parlottare un po’, tant’è che lui, strafatto ed affamato, le butta lì un “dai andiamo a mangiare qualcosa?”

Ovviamente alle 6 del mattino era tutto chiuso e così vanno a casa del mio amico. Lei cucina una pasta.

Dalla conversazione emerge che la prostituta è una ragazza meridionale, venuta a milano per frequentare un’università, non ricordo il corso di studi. Aveva provato a lavoricchiare in un call center per mantenersi ma prostituendosi le bastava lavorare il venerdi e il sabato, farsi 300 euro a serata e poteva una bella vita, vivere in un hotellino e comprarsi anche qualcosa per sè. Insomma, un classico esempio di una ragazza normale, che sceglie come lavoro la prostituzione, senza papponi e senza sfruttamento.

Di fatto però si ritrova a lavorare per strada, all’aperto, al freddo. A volte viene anche rapinata da presunti clienti. E niente e nessuno può tutelarla, perchè la sua attività è illegale.

Quando ho sentito questa storia non ho potuto non fare a meno di pensare che Lina Merlin, promotrice dell’omonima legge che ha vietato la prostituzione in Italia abbia fatto una grande cazzata. I preti che in televisione non fanno altri che dire che chi si prostituisce è sfruttato sbagliano. Ci sono persone, ovviamente non tutte, che lo fanno solo perchè lo scelgono, può essere una scelta disperata quanto volete ma io credo che bisogni lasciare la possibilità di scegliere. Pensare che legalizzare la prostituzione possa aumentarne lo sfruttamento secondo me non è vero, se le prostitute avessero regolare permesso di soggiorno e fossero tutelate legalmente nessuno le potrebbe obbligare a fare niente, e se fosse, potrebbero sporgere regolare denuncia.

Credo sarebbe meglio per tutti, e credo che questa legge sia nata dal bigottismo cattolico.

In ogni caso fermare la prostituzione è impossibile, è il mestiere più antico del mondo… pensate che nella Roma antica il numero delle prostitute ammontava a 32000 [1]. Viva le puttane!

Posted in Riflessioni | Tagged , | 6 Comments

E’ giusto cuocere i cibi?

Questo post nasce da un testo che mi ha girato il Gallo, che invece di lavorare naviga su internet.

Cibi Cotti

Spesso interpreto molti comportamenti dell’essere umano moderno sotto una chiave evolutiva. Non avevo mai pensato di allargare questo mio modo di pensare all’alimentazione.

L’uomo ha cotto il suo cibo per migliaia di anni. Tuttavia, l’uomo è sulla Terra da molto più tempo, ed è biologicamente e fisiologicamente “programmato” per mangiare senza l’uso del fuoco, come tutti gli altri animali, nessun altro animale sul pianeta cuoce il proprio cibo. Contravvenire alle regole può comportare delle conseguenze. Non penso che esistano studi, l’articolo che ho letto era scritto da crudisti (vegetariani che mangiano solo crudo) e quindi ovviamente di parte. Però il discorso di fondo è interessante…

In fondo la cottura modifica la struttura molecolare degli alimenti, c’è una sostanziale differenza che si traduce anche in una considerevole perdita di vitamine e altre sostanze che gioverebbero al nostro organismo, pur rendendo i cibi più digeribili ed eliminando considerevolmente virus e batteri.

C’è chi può dire sostenere che l’uomo sia onnivoro e quindi debba mangiare anche la carne e per farlo debba cuocerla, i crudisti [1] sostengono che “gli esseri umani sono frugivori, ovvero una specie “mangiatrice di frutta”. Se paragoniamo l’anatomia umana a quella delle altre specie, possiamo rilevare che siamo differenti dai granivori, carnivori, insettivori, erbivori ed anche dagli onnivori (come i maiali e gli orsi). Tuttavia, possiamo notare la nostra notevole somiglianza con i nostri cugini primati, che sono classificati come frugivori. “

Effettivamente non hanno tutti i torti, deriviamo dalle scimmie e loro non cacciano. L’evoluzione non poteva prevedere che ci saremmo cotti i cibi e non poteva donarci di un’apparato digerente in grado di assimilare perfettamente i cibi cotti. I crudisti sostengono che l’alimentazione con cibi cotti non sia un’avvelenamento mortale ma un graduale acculare tossine, provenienti dall’alterazione chimica dovuta alla cottura.

C’è chi può sostenere che un’alimentazione basata sui vegetali è povera di proteine, poiche priva di carne, e quindi sbagliata. I crudisti fanno notare come il latte materno, alimento dato ai neonati, nel periodo di maggior crescita di un essere umano sia in realtà piuttosto scarso a proteine, wikipedia sostiene che solo l’1,1% del latte materno contenga proteine [2], una quantità paragonabile a quella della frutta.

Concludendo… Non posso credere ciecamente a quello che mi raccontano i crudisti, vegetariani estremisti, ma in fondo non hanno tutti i torti, potrebbero anche avere ragione. Cuociamo i cibi perchè l’abbiamo sempre fatto, perchè l’hanno fatto i nostri antenati, ma le scimmie non lo fanno. Potrebbe effettivamente essere dannoso, semplicemente diamo per scontato che non lo sia. Per me non è così scontato… andrebbero fatti degli studi, andrebbero allevati bambini non nutriti con cibi cotti, ma non è certo uno studio facile.

Una mia amica mi ha informato che Carola Alt ha perso vent’anni d’età diventando crudista. Io non potrei mai diventare crudista, faccio molte cose che sicuramente fanno molto più male al mio organismo e non riesco a rinunciare a quelle, figuriamoci al sapore di una buon risotto. Maledetti vizi…

Posted in Riflessioni | Tagged | 2 Comments

Ma vaffanculo papà!

Avevo promesso un’altro post, mi scuso ma i nuovi avvenimenti di cronaca e la discussione a cena con mio padre hanno avuto la meglio su di me.

Presa della bastiglia

Rappresentazione della presa della bastiglia.

Prima il leader dell’opposizione italiana, Silvio Berlusconi, che viene intercettato telefonicamente dai giudici. Telefonate assurde! Promette favori sessuali per corrompere senatori per passare dalla sua parte. La sinistra si scanalizza, la destra grida “Magistrati comunisiti!”, la stampa fa un po’ di casino e ora la magistratura và avanti. Vedremo come finirà…

Io sono un maledetto comunista. E’ vero, lo ammetto. Sono assolutamente di parte, non posso essere oggetivo, ma porca puttana è inaccettabile… Chi può credere che Berlusconi nei suoi lunghi anni non ne abbia davvero combinato nulla di illegale? Come si fa anche alla luce di queste intercettazioni?

Poi ci si è messo il magnifico rettore della Sapienza di Roma che invita il Papa a tenere la lezione inaugurale dell’anno accademico, cosa che è sempre stata tenuta da un professore dell’istituto. I professori sclerano, gli studenti sclerano, ma come si fa a richiedere di tenere una lezione importantissima ad una università di uno stato laico al leader della religione di più grande diffusione in Italia? Quel rettore è un coglione! Poi guardi il tg1 e i giornalisti sponsorizzano la causa della Chiesa. Ci si mette pure Prodi che si dichiara dispiaciuto dalla reazione dei manifestanti, per non parlare della destra…

Infine oggi arrestano la moglie del Ministro della giustizia, ministro che tutti sappiamo essere stato accusato di nefandezze mica da ridere. A quel punto spero che almeno sia la volta buona che si dimetta, lo fa, e Prodi rifiuta le dimissioni… Non ho parole… La destra neanche stavolta riesce a darmi soddisfazione visto che molti si dichiarano solidali col Ministro.

Forse ha ragione il Gallo… Forse dovremmo fare come fecero i francesi nel 1789…

Mio padre

Mio padre in una foto da pirla.

E mio padre a cena mi tira fuori che noi giovani ce ne sbattiamo della politica… E no cazzo… Come facciamo ad avere fiducia? Vediamo sempre porcate da tutte le parti, da tutti i partiti… Come possiamo avere fiducia nella classe dirigente??

MA VAFFANCULO PAPA’!!!

Propongo di mandarli tutti a fare in culo e governarci da soli, è possibile.

Posted in Riflessioni | Tagged , , , | 2 Comments

Della Stryxia e dell’amore

Sabato ero in difficoltà, sono andato al Killer sobrio, colpa degli strascichi dei postumi di capodanno.

Non succedeva dall’autunno 2006 in cui andai sobrio perchè ero sotto tachipirina. Vabbè la serata non è stata delle migliori, ringrazio Lollo per non avermi lasciato solo.

A fine serata sono rimasto fuori a fumarmi una paglia, cosa che il freddo gelido mi aveva impedito di fare prima, la Stryxia non aveva cuccato e mi ha chiesto un passaggio verso casa.

Stryxia

Il fatto di essere sobrio mi ha permesso di ricordarmi perfettamente del dialogo che abbiamo avuto durante il tragitto Plastic -> casa sua.

La conversazione passò da lei che mi faceva una classifica dei suoi amori, classifica che avrei scalato fino alla top 3 se le avessi fatto rivedere il mio sedere, all’amore in generale. Mi raccontò una favola zen sull’amore che io riporterò in un formato più formale:

Alice e Bob sono due essere umani (non fate caso ai sessi, i nomi “alice” e “bob” sono scelti secondo costumi crittografici).

A Bob piace molto Alice.

Alice un giorno dice a Bob: “Guarda Bob, se tu vieni sotto casa mia a suonarmi una serenata ogni sera per i prossimi 100 giorni, io alla fine mi concederò a te.”

Bob, preso dalla passione che lo spinge verso Alice, tutte le seguenti sere si reca sotto casa di Alice per dedicarle una serenata. Lo fa per 99 sere di fila, ma alla centesima non si presenta.

L’interpretazione è ovvia. L’amore è un sentimento che ci spinge ad avere ciò che non abbiamo o non riusciamo ad ottenere. Se dovessimo riuscire a fare nostro la persona amata, il sentimento si trasformerebbe e non sarebbe più lo stesso che ci ha spinto verso la persona amata.

Sono sicuro di conoscere diverse persone per le quali l’amore è così. Insistono insistono e insistono, farebbero di tutto pur di chiavare lei e solo lei o pur di stare insieme a lei e solo lei. Ma se la chiavassero, se ci stessero insieme, io dubito che poi non capiterebbe presto un’altra donna, che devono avere a tutti i costi.

E’ davvero solo questo l’amore?

Personalmente non credo. Questa volta però non ne sono così sicuro, nè tantomeno sono sicuro di voler avere ragione.

Posted in Riflessioni | Tagged , | 15 Comments